Coronavirus, il lockdown cambia la Terra: si riduce il rumore sismico
Questa situazione potrebbe consentire ai rilevatori di individuare piccoli terremoti e aumentare gli sforzi per monitorare l'attività vulcanica
La pandemia in atto dovuta al Coronavirus ha modificato radicalmente il modo di vivere di milioni di persone in tutto il mondo, ha e avrà effetti devastanti a livello economico e sociale e continua a determinare ripercussioni sull’ambiente e addirittura sulla “struttura”stessa del pianeta.
Sono ormai oltre 2 miliardi le persone che nel mondo vivono in regime di lockdown con una interruzione senza precedenti di attività e trasporti. Secondo un articolo pubblicato nei giorni scorsi dalla rivista Nature, il lockdown, con la chiusura delle reti di trasporto e delle attività lavorative, avrebbe favorito un calo del rumore sismico (il ronzio di fondo delle vibrazioni nella crosta terrestre). Questo rumore sarebbe favorito anche dai movimenti causati dalle attività umane e spesso riduce la capacità dei sismologi di rilevare altri segnali che si verificano alla stessa frequenza. Questa situazione potrebbe così consentire ai rilevatori di individuare piccoli terremoti e aumentare gli sforzi per monitorare l’attività vulcanica e altri eventi sismici.
The #covid19UK lockdown as seen by a seismometer. This week has seen a reduction in average daytime background seismic noise level (purple line). Data is from @BGSseismology station SWN1 located close to the M4 motorway, so this probably reflects less traffic out on the roads. pic.twitter.com/uNhtKmeCdf
— Stephen Hicks ?? (@seismo_steve) March 26, 2020
Una riduzione del rumore di questa portata si verifica di solito solo a Natale, come afferma Thomas Lecocq, un sismologo del Royal Observatory del Belgio a Bruxelles, dove è stato osservato il calo.
Se questa situazione si dovesse protrarre nei prossimi mesi si potrebbero rilevare in modo più efficace anche le scosse di assestamento dei terremoti ricavando così maggiori informazioni da quegli eventi.
La riduzione del rumore sismico potrebbe anche aiutare i sismologi che utilizzano le vibrazioni di fondo, come quelle provocate dalle onde oceaniche che si infrangono, per sondare la crosta terrestre.
L’attività vulcanica e il cambiamento delle falde acquifere influiscono sulla velocità con cui queste onde viaggiano: gli scienziati potrebbero così studiare questi eventi monitorando il tempo impiegato da un’onda per raggiungere un determinato rilevatore.