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Mission to Mars 2020, a bordo anche una stazione meteorologica

Mancano poche ore all’atterraggio del Rover NASA Perseverance sul suolo marziano.

Dopo quasi sette mesi di viaggio nello spazio, Perseverance, il nuovo e sofisticato rover della NASA, raggiungerà la superficie di Marte il 18 febbraio 2021 alle 21:55, ora italiana. Avrà un compagno di esplorazione, Ingenuity, un piccolo elicottero autonomo progettato per testare, per la prima volta, il volo a motore nella rarefatta atmosfera marziana. Insieme perlustreranno il cratere d’atterraggio, chiamato Jezero, un’area che dall’orbita mostra segni promettenti di un luogo che probabilmente era compatibile con la vita in un lontano passato.

Crediti: Space.com

Come spiegato sul sito ufficiale di Mars 2020 , l’obiettivo scientifico principale della missione è “la ricerca dei segni di un’antica vita microbica”.
Dopo la scoperta made in Italy di acqua liquida nel sottosuolo, la tesi più accreditata è che molto tempo fa Marte avesse condizioni adatte alla vita.

“Il rover Curiosity, esplorando la “abitabilità” di Marte, pochi anni fa trovò nutrienti e fonti di energia che i microbi avrebbero potuto utilizzare, e stabilì che Marte aveva effettivamente regioni che avrebbero potuto essere compatibili con l’esistenza di una antica vita passata. Perseverance ora va oltre, e cerca i segni di quella vita”.
Questo rover è infatti munito di una trivella ed è progettato per raccogliere campioni di roccia e suolo che saranno prelevati da una futura missione che li porterà sulla Terra per un’analisi accurata.

Crediti Nasa

Come riportato da AGI.it il 12 febbraio scorso, “l’arrivo del rover Perseverance è la prima tappa dell’ambiziosissimo programma “Mars Sample Return”, per la quale un importante contributo è fornito dall’industria italiana con il gruppo Leonardo. Il programma “Mars Sample Return” della NASA con la collaborazione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), intende riportare sulla Terra – per la prima volta nella storia – dei campioni di suolo marziano che permetteranno di comprendere meglio il Pianeta Rosso. […]

Inseriti in appositi contenitori, i campioni di suolo saranno depositati in luoghi strategici. Nel 2026 sarà lanciata la seconda missione: dopo un lungo viaggio, il Sample Retrieval Lander della NASA atterrerà su Marte insieme al Sample Fetch Rover dell’ESA e al Mars Ascent Vehicle (MAV) per recuperare i contenitori lasciati da Perseverance e prepararli a essere lanciati nell’orbita marziana.
Leonardo, azienda leader nella robotica spaziale anche grazie al supporto garantito negli anni dall’Agenzia Spaziale Italiana, sta progettando e studiando a Nerviano (Milano) i prototipi dei due bracci robotici di questa missione”.

Perseverance testerà anche le tecnologie che un giorno potrebbero essere utilizzate per consentire la presenza umana su Marte. Queste includono metodi per generare ossigeno utilizzando l’anidride carbonica dell’atmosfera marziana, l’identificazione di altre risorse, come l’acqua sotterranea, il miglioramento delle tecniche di atterraggio, l’analisi delle condizioni ambientali che potrebbero influenzare la permanenza dei futuri astronauti sul pianeta rosso.

Mission to Mars: una stazione meteorologica a bordo del rover Perseverance

Tra i sette sofisticati strumenti a bordo del rover c’è MEDA (Mars Environmental Dynamics Analyzer), una vera e propria stazione meteorologica, dotata di un set di sensori per la misurazione della temperatura dell’aria e della superficie, della radiazione, della velocità e della direzione del vento, della pressione, dell’umidità relativa, della quantità, delle dimensioni e delle proprietà ottiche della polvere.

Crediti Nasa

Come spiega Jose Rodriguez Manfredi dell’Instituto Nacional de Tecnica Aeroespacial di Madrid, a capo del team che ha sviluppato e fornito la stazione, “la polvere riveste un ruolo importantissimo nella circolazione atmosferica di Marte ed è necessario comprenderne il comportamento per valutare il suo impatto sulle condizioni meteorologiche e poter in futuro formulare previsioni del tempo accurate”. MEDA permetterà anche di capire come la polvere e le condizioni meteorologiche influenzeranno il rover, in particolare il funzionamento di Mastcam-Z, un sistema di telecamere avanzato con capacità di imaging panoramico e stereoscopico e capacità di zoom, e di MOXIE (Mars Oxygen ISRU Experiment), il sistema di generazione dell’ossigeno.

“MEDA non solo permetterà di capire come avviene lo scambio di vapore acqueo tra il suolo e l’atmosfera, ma consentirà di approfondire lo studio delle interazioni tra la circolazione generale e a mesoscala e i fenomeni che avvengono vicino alla superficie, l’analisi dei sistemi a microscala, come la turbolenza nello strato limite e i flussi di calore, lo studio delle proprietà ottiche della polvere, del suo ruolo nei processi chimici in superficie e della sua influenza sulla temperatura e il tempo.”

I rilievi di MEDA andranno ad aggiungersi alle misure di altre strumentazioni, installate a bordo del lander InSight, situato dal 2018 ad Elysium Planitia (qui il bollettino meteo giornaliero) e del rover Curiosity, nel cratere Gale dal 2012.
MEDA, conclude Manfredi, “contribuirà ad aiutare gli astronauti a conoscere le condizioni meteorologiche che potranno trovare su Marte. La loro sicurezza dipenderà da previsioni del tempo accurate”.

Laura Bertolani

Laureata in Scienze Naturali, nel 1997 è entrata a far parte del team di meteorologi di Meteo Expert. Fino al 2012, all’attività operativa ha affiancato attività di ricerca, occupandosi dell’analisi della performance dei modelli di previsione. Attualmente si dedica a quest’ultima attività, ampliata implementando un metodo di valutazione dell’abilità dei modelli a prevedere dodici configurazioni della circolazione atmosferica sull’Italia, identificate per mezzo di una rete neurale artificiale.

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