A Firenze è stato installato “seabin”, il primo cestino mangia-plastiche galleggiante
Si trova nell'Arno il bidone galleggiante dotato di una pompa che trattiene i rifiuti, capace di raccoglierne in un anno minimo 500 kg
A Firenze il 16 luglio, è stato installato nell’Arno il primo “seabin” grazie a Coop Italia e LifeGate, la sociale milanese che lo produce. Si tratta di una specie di bidone sott’acqua alto un metro e mezzo, un cestino mangia-plastica galleggiante dotato di una pompa che trattiene i rifiuti, capace di raccoglierne in un anno minimo 500 kg tra plastica, microplastica e microfibre. Lavora 24 h su 24 e pompa fino a 25 mila litri di acqua all’ora; la manutenzione consiste nello svuotamento e nella pulizia periodica. Dalla riva del fiume si vede soltanto la bocca, a sfioro sull’acqua che attira le plastiche e i rifiuti che galleggiano e grazie al lavoro della pompa, li cattura espellendo poi l’acqua filtrata. La macchina pulisci-acqua è stata installata nel tratto del fiume antistante la Società Canottieri che si è resa disponibile a ospitarlo proprio per dare una mano a rendere più pulito il “suo” fiume. L’iniziativa fa parte della campagna “Le nostre acque” di Coop e LifeGate in collaborazione con la Regione Toscana, la quale si farà anche promotrice di un protocollo d’intesa “Arno Pulito” per individuare tutti gli strumenti possibili per il recupero dei rifiuti e per sensibilizzare persone e associazioni sulla salute del fiume.
Dopo Firenze il progetto porterà all’installazione in varie parti d’Italia di 25 dispositivi in laghi, mari e fiumi: questo Giro d’Italia ecologico che si concluderà la prossima estate, toccherà Pescara, Genova, Milano, il Lago Maggiore, Castiglione della Pescaia, Livorno, Brindisi, Trieste, Roma e Ravenna. “Un gesto simbolico e al tempo stesso concreto che testimonia il nostro impegno per l’ambiente” spiega Maura Latini ad di Coop Italia. “Sosteniamo questa iniziativa perché con la nostra campagna Toscana Plastic Free siamo in prima linea contro la plastica. Sappiamo che per conservare bella e pulita la Toscana servono azioni efficaci e collaborative: ognuno deve dare il proprio contributo e tenere pulito, raccogliendo i rifiuti abbandonati in fondo al mare, in un fiume o nei boschi. L’educazione e le buone pratiche sono fondamentali quando si parla di ambiente. Ma non basta ancora. Servono anche idee e innovazione: occorre creare strumenti nuovi e capaci di dare risultati concreti” ha affermato l’assessore alla Presidenza della Regione Toscana Vittorio Bugli.