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I benefici della coltivazione verticale

La siccità e la carenza d’acqua sono problemi ambientali gravi e crescenti che stanno avendo un impatto significativo su molte regioni del mondo. Questi fenomeni hanno dei pesanti effetti su molti aspetti della nostra vita, le conseguenze della siccità si ripercuotono infatti su i nostri ecosistemi, sull’agricoltura e sull’approvvigionamento idrico in generale.

La consapevolezza dei cambiamenti climatici e delle loro implicazioni per la disponibilità d’acqua è fondamentale, ci troviamo in un momento storico dove è davvero importante adottare politiche e pratiche che tengano conto di scenari futuri di siccità purtroppo sempre più frequenti e gravi.

L’ultimo allarme arriva dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nella giornata mondiale dell’acqua ha avvertito che: “l’uso insostenibile delle risorse idriche, l’inquinamento e il riscaldamento globale stanno drenando la linfa vitale dell’umanità”.
Secondo le Nazioni Unite, due miliardi di persone, ovvero un quarto della popolazione mondiale, non ha accesso ad acqua potabile sicura, una fetta ancora più ampia sperimenta una carenza d’acqua per almeno un mese all’anno.

La siccità è diventata, per l’intera umanità, una vera e propria sfida ambientale/socioeconomica che richiede con urgenza una risposta globale ed immediata. Sono necessarie misure preventive, bisogna adottare pratiche agricole sostenibili e investire in infrastrutture idriche innovative.
Le conseguenze della siccità, come dicevamo, sono molteplici; in agricoltura, la mancanza d’acqua può ridurre drasticamente le rese colturali, mettendo a rischio la sicurezza alimentare. Il settore produttivo a risentirne maggiormente è proprio quello agricolo, con una percentuale del 82% di effetti diretti specialmente nei paesi più poveri e in via di sviluppo.

La Fao stima che in queste aeree, oltre il 34% delle perdite di produzione è legata proprio alla siccità, con delle perdite pari a 37 miliardi di dollari. In Europa, le perdite annuali sono all’incirca 9 miliardi di euro e, a seconda dell’area considerata, dal 39% al 60% sono legate al settore agricolo.
L’agricoltura è chiamata a risolvere questa importante sfida, bisogna investire sull’innovazione, con l’obiettivo di rendere il settore più resiliente ai cambiamenti climatici, trovando soluzioni che permettono il risparmio di acqua e ne diminuiscono lo spreco.

A tal proposito, è giusto menzionare la coltivazione verticale, che negli ultimi decenni ha guadagnato sempre più popolarità grazie ai suoi numerosi vantaggi in termini di efficienza, sostenibilità e utilizzo ottimizzato dello spazio.
Questa pratica agricola è un metodo innovativo di coltivazione delle piante che prevede la crescita in verticale anziché in orizzontale su terreno pianeggiante.

Uno dei principali vantaggi della coltivazione verticale è la massimizzazione dello spazio disponibile, è infatti possibile coltivare una maggiore quantità di piante su una superficie ridotta, sfruttando al massimo l’altezza e riducendo la necessità di terreno. Come ci conferma eitFood, nel caso della lattuga ci sarebbe una resa al metro cubo di circa 20 volte superiore rispetto alla lattuga piantata in pianura.

La coltivazione verticale può essere implementata in aree urbane, in edifici verticali o strutture appositamente progettate, portando la produzione alimentare più vicino ai centri abitati.

La tecnologia gioca un ruolo fondamentale nella coltivazione verticale. Sistemi di illuminazione a LED, idroponica, aeroponica e substrati coltivati verticalmente sono solo alcune delle tecnologie utilizzate per ottimizzare la crescita delle piante.
Grazie a queste tecnologie è possibile controllare con precisione le condizioni ambientali, come la luce, la temperatura e l’umidità, per massimizzare la produzione e la qualità delle colture.

La sostenibilità è un altro aspetto importante della coltivazione verticale, questo metodo richiede meno acqua rispetto alla coltivazione tradizionale su terreno poiché l’acqua può essere riciclata in sistemi idroponici o aeroponici. Come ci conferma Vertical Farm Italia, grazie alla coltivazione verticale, si risparmierebbe il 90% di acqua. Inoltre, la coltivazione verticale riduce la necessità di pesticidi e fertilizzanti, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura.

Tuttavia, alcuni aspetti ostacolano la diffusione di questa metodologia, in primis i costi iniziali elevati per l’acquisto e la manutenzione delle attrezzature, nonché la necessità di competenze specializzate per gestire con successo le operazioni.
Inoltre la coltivazione verticale potrebbe non essere adatta a tutte le colture, e alcune piante potrebbero richiedere un adattamento specifico alle condizioni verticali.

La coltivazione verticale, resta una soluzione decisamente innovativa, promettente per affrontare le sfide globali legate all’agricoltura, come la crescente domanda di cibo, la limitata disponibilità di terre coltivabili e di acqua. Con l’uso intelligente della tecnologia e una maggiore consapevolezza ambientale, la coltivazione verticale potrebbe svolgere un ruolo significativo nel futuro dell’agricoltura sostenibile.

Martina Hamdy

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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