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Il 3 giugno si festeggia la giornata mondiale della bicicletta

Addentriamoci in questa ricorrenza istituita il 12 aprile 2018 dall'ONU per sottolineare il contributo del ciclismo allo sviluppo sostenibile

Giovedì 3 giugno si festeggia la Giornata Mondiale della Bicicletta; è stata istituita il 12 aprile 2018 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per sottolineare il contributo del ciclismo allo sviluppo sostenibile. Si vuole premiare la sua unicità, longevità, versatilità e i benefici sociali, ambientali derivati da questo mezzo di trasporto semplice da mantenere, ecologico, economico e affidabile. In più sono molto importanti gli effetti psico-fisici: andare in bicicletta infatti è salutare e aiuta a prevenire le malattie. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, raccomanda come allenamento ideale per mantenersi in salute 150 minuti di attività fisica a intensità moderata o 75 minuti di attività fisica ad alta intensità a settimana: fare sport, in questo caso pedalare, fa bene a tutte le età riducendo il rischio idi malattie cardiache, ictus, alcuni tumori, il diabete ecc. Utilizzare le biciclette è un modo poi per diffondere l’importanza dell’educazione fisica, tra bambini e giovani.

Foto di Stefania Andriola

L’ONU ha recentemente evidenziato come la bicicletta rappresenti un fattore chiave per il recupero post COVID-19; nel contesto di questa pandemia, senza una regolare routine sportiva, fisico e mente sono stati messi continuamente a dura prova. Parole come “stress, ansia” quante volte le abbiamo sentite nominare dai nostri amici o sperimentate sulla nostra pelle di fronte all’isolamento, alla mancanza di una normale vita sociale; stati apprensivi determinati dalla condizione di emergenza, che spesso possono sfumare quando riusciamo a sfogarci con una nuotata, una corsa o una bella pedalata. Lo sport è infatti un ottimo antidoto contro lo stress da pandemia, la “Pandemic Fatigue” come l’ha definita l’OMS. Molti studi scientifici hanno dimostrato come l’attività fisica abbia un effetto antidepressivo, quasi fosse un vero e proprio farmaco: rafforza l’autostima, rilassa, riduce gli effetti dello stress ed è un antidoto per le malattie psicosomatiche.

Foto di StockSnap da Pixabay

I benefici dell’attività fisica superano i potenziali danni, ad esempio la possibilità di incidenti. Secondo il piano d’azione globale dell’OMS sull’attività fisica 2018-2030, se ne guadagna da un punto di vista sanitario, economico e sociale; gli investimenti in azioni politiche per aumentare l’attività fisica possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Purtroppo le esigenze di mobilità delle persone che camminano e vanno in bicicletta continuano a essere trascurate, afferma Share the Road Program Annual Report 2018, anche se i vantaggi tratti dall’investimento su una maggiore attenzione a pedoni e ciclisti sono molteplici. Si possono salvare vite umane, aiutare la salvaguardia dell’ambiente e sostenere la riduzione della povertà; si tratta di una fondamentale soluzione per aiutare le città a respirare, diminuendo la crescita delle emissioni con conseguente miglioramento della qualità dell’aria e della sicurezza stradale. Sempre secondo l’OMS le infrastrutture sicure per camminare e andare in bicicletta sono anche un percorso per raggiungere una maggiore equità sanitaria. Per i settori urbani più poveri che non possono permettersi veicoli privati, camminare e andare in bicicletta possono fornire una forma di trasporto che in più riduce il rischio di malattie.

Foto di Stefania Andriola

Il 3 giugno quindi si vogliono incoraggiare gli Stati membri a dedicare particolare attenzione alla bicicletta nelle strategie di sviluppo trasversali, includerla nelle politiche, nei programmi di sviluppo internazionali, regionali, nazionali e subnazionali. Li si vuole spronare a migliorare la sicurezza stradale, integrarla nella mobilità sostenibile, nella pianificazione e progettazione delle infrastrutture di trasporto. In particolare si dovrebbero tenere sempre a mente misure politiche volte a proteggere, promuovere attivamente la sicurezza dei pedoni e la mobilità ciclabile, in vista di risultati sanitari più ampi, puntando anche alla prevenzione degli infortuni e delle malattie non trasmissibili. Si vuole incentivare il suo utilizzo come mezzo per incrementare lo sviluppo sostenibile, rafforzare l’istruzione, inclusa l’educazione fisica, per bambini e giovani, favorire la salute, prevenire le malattie, coltivare la tolleranza, la comprensione, il rispetto reciproci e facilitare l’inclusione sociale e una cultura della pace. In questo contesto, è fondamentale adottare le migliori pratiche e i mezzi per promuoverla e accogliere con favore le iniziative per organizzare giri in bicicletta a livello nazionale e locale per sviluppare una vera e propria cultura del ciclismo.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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