La deforestazione europea è alle stelle, come si può correre ai ripari?
Tra il 2016 e il 2018 la deforestazione è aumentata di quasi il 50% rispetto gli anni precedenti. L'UE mette in cantiere la piantumazione di 3 miliardi di alberi
Uno studio pubblicato su Nature ha dimostrato che tra il 2016 e il 2018 la deforestazione delle foreste europee è aumentata di quasi il 50% rispetto ai 5 anni precedenti. L’analisi è stata svolta in 26 Paesi europei utilizzando le immagini satellitari raccolte dal Global Forest Change che considerano “foreste” solo quelle con alberi più alti di 5 metri e le stime sulla biomassa forestale presente sul continente che considerano invece tutto il legno indipendentemente dalla sua provenienza. Dal confronto dei dati è emerso che tra il 2016 e il 2018 sono stati tagliati il 49% di alberi in più, perdendo il 69% di biomassa rispetto al periodo compreso tra il 2011 e il 2015. Maglie nere per Svezia e Finlandia che hanno visto circa la metà di queste perdite che secondo gli autori della ricerca sono da attribuire alla produzione di carburante e alla crescente richiesta di prodotti in legno. Nello studio si legge anche che se i tagli dovessero continuare a questo ritmo, sarà impossibile raggiungere la neutralità climatica nel 2050 senza mettere in atto altre politiche di riduzione delle emissioni.
Per fortuna si sta già pensando di correre ai ripari: l’Europa ha presentato la sua nuova strategia volta a tutelare la biodiversità che prevede la piantumazione di 3 miliardi di alberi entro il 2030. “L’UE riconosce che la natura non è stata completamente protetta, nonostante disponga di leggi, strategie (compresa la biodiversità entro il 2020) e piani d’azione. Sono stati intrapresi solo progetti su piccola scala, che sono completamente insufficienti. In 10 anni l’Europa intende invertire questa situazione e ripristinare aree significative di ecosistemi degradati e ricchi di carbonio. La strategia prevede passi concreti per mettere la biodiversità europea sulla strada della ripresa entro il 2030, tra cui la trasformazione di almeno il 30% delle terre e dei mari europei in aree protette gestite in modo efficace e il ripristino di almeno il 10% delle aree agricole. La tutela delle foreste è essenziale, in quanto esse ci offrono ossigeno e assorbono la nostra anidride carbonica. Per questo, è necessario aumentare la loro quantità, salute, resilienza a incendi, siccità, malattie e altre minacce che aumenteranno con i cambiamenti climatici.”