La vita dei ricchi aggrava la fame e la povertà del restante 99% della popolazione
La vita dei più ricchi sta aggravando le condizioni di vita del resto della popolazione mondiale: le emissioni dell’1% più ricco sta infatti aggravando la fame, la povertà e la mortalità del restante 99% della popolazione. L’analisi di Oxfam mette in luce le disuguaglianze delle condizioni di vita tra i più ricchi e più poveri. La vita fatta di eccessi, con l’uso di jet privati, yacht, investimenti in industrie inquinanti e consumi eccessivi, emette una quantità di gas serra estremamente elevata.
I ricchi generano emissioni esagerate a causa dello stile di vita e degli investimenti
Secondo l’analisi se tutti sulla Terra emettessero quanto il miliardario medio, il budget di carbonio rimanente per restare entro 1,5 °C si esaurirebbe in meno di due giorni, anziché in quattro anni, come stimato se le emissioni di carbonio rimanessero ai livelli attuali.
Nel prossimo secolo i decessi potrebbero aumentare causa dello stile di vita e delle scelte finanziare dell’1% più ricco, ovvero di chi ha redditi di almeno 140.000 dollari tra il 2015 e il 2019. I ricercatori stimano 1,5 milioni di decessi in più. Le emissioni di gas serra degli ultimi 30 anni, derivate dalla vita dei super ricchi ha causato, inoltre, un calo della produzione economica globale di 2,9 trilioni di dollari e perdite di raccolti equivalenti al fabbisogno calorico di 14,5 milioni di persone all’anno.
Secondo i ricercatori di Oxfam i super yacht sono il “giocattolo” più inquinante tra i super ricchi. Solo un razzo potrebbe emettere di più. Anche i jet privati hanno un grande impatto sulle emissioni. I due Jet di Elon Musk hanno emesso in 12 mesi la stessa quantità di CO2 di quella generata da una persona media in 834 anni. Lo stesso vale per i jet di Jeff Bezos, che hanno emesso nello stesso arco di tempo la stessa quantità di CO2 che emetterebbe un dipendente medio di Amazon negli Stati Uniti in 207 anni di vita.
Da non sottovalutare però, nel quadro complessivo, sono gli investimenti che in media generano emissioni di CO2 340 volte più elevate. I portafogli dei 50 miliardari esaminati nello studio erano quasi il doppio più inquinanti di un investimento nel principale indice azionario statunitense. Quasi il 40% delle loro azioni era in settori ad alta intensità di emissioni come petrolio, estrazione mineraria, spedizioni e cemento. Ed è probabilmente su questo aspetto che i ricercatori sono convinti che si possa lavorare. Gli investimenti verso fondi con basso impatto sul clima potrebbe generare emissioni 13 volte inferiori.
Nel prossimo secolo i decessi potrebbero aumentare causa dello stile di vita e delle scelte finanziare dell’1% più ricco, ovvero di chi ha redditi di almeno 140.000 dollari tra il 2015 e il 2019. I ricercatori stimano 1,5 milioni di decessi in più. Le emissioni degli ultimi 30 anni, derivate dalla vita dei super ricchi ha causato, inoltre, un calo della produzione economica globale di 2,9 trilioni di dollari e perdite di raccolti equivalenti al fabbisogno calorico di 14,5 milioni di persone all’anno.